Non basta comperare una reflex per essere un fotografo, la si sente spesso questa frase…
E allora quando ci si può definire come tali? Vorrei spendere qualche parola su questo argomento, ma partendo dal principio.
Fotografia significa letteralmente disegnare con la luce, ed ogni parola che contiene “grafia” (ce ne sono circa 240) implica un azione di “disegno”. Ma cosa disegni se non hai nemmeno deciso cosa disegnare?
Quindi disegnare significa anche prendere delle decisioni, in particolare decidere su cosa disegnare, con quale strumento, e di sicuro cosa disegnare. Altrimenti non parliamo di disegnare, parliamo di pasticciare…
Il fotografo è quindi colui che decide! Se un fotografo non prende delle decisioni e lascia che sia il caso a fare tutto il resto, non sarà mai un buon fotografo. Un fotografo deve conoscere il suo strumento, deve sapere (decidere) come impostarlo e come queste impostazioni influiscano sul risultato finale. Deve conoscere la luce e i suoi colori e decidere di conseguenza su quale “tela” voglia fare il suo disegno, e senza dubbio, deve decidere cosa disegnare in quel preciso momento.
A volte tutte queste decisioni devono essere prese in un lampo, altre volte invece c’è il tempo per riflettere e per studiare la situazione. Ciò nonostante non c’è fotografia senza una decisione! Certo può capitare che la sorte sia dalla nostra, e ci regali una situazione perfetta, ma anche in questi casi, il fotografo come minimo ha già preso delle decisioni che lo hanno portato ad essere presente e pronto in quel momento.
Ecco quindi secondo me chi è il fotografo, ed ecco perchè ci ostiniamo a suggerire di non impostare mai la macchina fotografica sul manuale! 😉